(Hard play 01) Amore travolgente by Nalini Singh

autore:Nalini Singh [Singh, Nalini]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852099397
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-11-29T12:00:00+00:00

21

Un cavaliere con l’armatura da giardiniere

Sailor si aggrappò al bancone e cercò di contare fino a cento per tenere sotto controllo l’erezione, mentre di fronte a lui la sua piccola playmate faceva la chiamata. La sua voce, notò con piacere, era ansimante, un po’ troppo veloce.

— Mamma — stava dicendo — Oliver ti ha preparato la cena per il vostro anniversario, tenendo conto che finisci sempre tardi di lavorare. Sai che lui ci tiene molto. Vai a casa. — Una lunga pausa prima di aggiungere: — Devo ordinare adesso la torta per il divorzio? Cioccolato o frutti rossi?

Quando appese poco dopo senza dire altro, Sailor immaginò che Jacqueline avesse deciso di andare a cenare con suo marito. — Capita spesso? — chiese mentre si avvicinava alla griglia per metterci sopra il pesce.

— Questa è una novità. — Ísa si appoggiò allo stipite della porta del balcone e si sentì immediatamente a suo agio, come se l’avesse sempre fatto.

Come se lui la conoscesse a fondo.

Sì, Sailor non era uno stupido. Ciò che c’era tra loro era speciale. Avrebbe fatto qualunque cosa per convincere la sua rossa a stare con lui. Anche se questo significava usare il suo corpo e la sua virilità per confonderla ogni volta che le veniva in mente una buona ragione per cui non sarebbero dovuti stare insieme.

— Povero Oliver — disse scuotendo il capo. — È come un matrimonio tra un cucciolo affettuoso e un barracuda.

Prima che Sailor potesse rispondere, il telefono di Ísa suonò una terza volta.

La preoccupazione passò sul volto di lei. — Mia sorella in genere mi manda dei messaggi, a meno che non ci sia un problema. — Si portò il telefono all’orecchio. — Catie? — Si irrigidì. — Catie, tesoro, cosa c’è che non va? È… — Una pausa. — Sì, lo farò ora.

Si passò una mano tra i capelli e tornò al bancone da cui fece un’altra telefonata. Poi richiamò Catie. — Tuo padre sta bene, tesoro. Doveva aver silenziato il cellulare. L’hotel mi ha confermato che Clive è nella sala del casinò.

Un minuto dopo uscì e si sedette sull’unica sedia che c’era dall’altro lato del piccolo spazio esterno. — Mi dispiace — disse, appoggiando il braccio allo schienale. — Catie ha sentito di un uomo dell’età di suo padre che è stato picchiato nell’hotel in cui alloggia ed è andata nel panico.

Ma invece di chiamare Jacqueline, la ragazza aveva chiamato Ísa. E lei aveva gestito la situazione, e adesso parlava con lui come se i quindici minuti appena trascorsi non fossero stati nulla di straordinario, come se non avesse dovuto spegnere tre incendi emozionali senza battere ciglio.

Sailor era orgoglioso della sua rossa e irritato al tempo stesso da quegli adulti che chiaramente non si facevano carico di quel peso. Da ciò che aveva visto finora, sembrava che Ísa fosse il principale sostegno dei fratelli. — È anche tuo padre?

— No, Jacqueline e Stefán erano divorziati da tempo — chiarì Ísa. — Il padre di Catie è un idiota di nome Clive.

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